7 e 8 Febbraio 2026 | 17:00–23:00 | TORINO
L’intimità scenica rappresenta oggi una delle conquiste necessarie del teatro e del cinema contemporaneo. In un ambiente dove troppo spesso le scene intime sono affidate all’improvvisazione, alla sensibilità individuale o, peggio, a dinamiche non protette, la coreografia dell’intimità porta finalmente regole chiare, strumenti condivisi e sicurezza professionale.
Così come la dizione, il canto o la scherma scenica hanno i loro metodi codificati, anche le scene che prevedono contatto fisico, sessualità e nudità richiedono un approccio tecnico rigoroso, capace di salvaguardare l’interprete e di valorizzare il risultato artistico.
Ignorare questa disciplina significa lasciare al caso ciò che invece deve essere trattato con metodo, precisione e rispetto.
Ispirato agli studi di Chelsea Pace (Theatrical Intimacy Education, New York), questo workshop fornisce competenze pratiche e protocolli operativi per affrontare con consapevolezza le scene di intimità, trasformandole da fonte di imbarazzo o rischio in linguaggio espressivo potente e sicuro.
Perché è necessario
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Portare regole dove finora mancavano: un contributo etico e professionale alla pratica teatrale e cinematografica.
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Proteggere le persone, garantendo sempre consenso, chiarezza e confini rispettati.
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Restituire all’intimità in scena un valore scenico nobile, come strumento drammaturgico e mai come esposizione privata.
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Potenziare la qualità artistica grazie a procedure codificate, che eliminano improvvisazione e rischi.
Struttura e contenuti
Il laboratorio è articolato in un percorso progressivo, organizzato secondo le principali linee guida internazionali sulla gestione dell’intimità scenica. Ogni fase introduce strumenti pratici immediatamente applicabili in sala e sul set, costruendo un metodo organico, consapevole e replicabile.
• Consenso attivo e continuo
Si apprendono tecniche per riconoscere, comunicare e rinegoziare i propri limiti, prima, durante e dopo la scena.
Il consenso non è un “sì” iniziale, ma un processo dinamico: si lavora quindi su formule verbali, segnali fisici, pause codificate e sistemi di conferma che garantiscono che ogni gesto scenico sia sempre volontario, reversibile e rispettato in ogni momento del lavoro.
• Coreografia dell’intimità
Ogni azione fisica viene suddivisa in passaggi tecnici chiari, come avviene nella lotta scenica o nella danza.
Si imparano principi come: direzionalità del tocco, durata, intensità controllata, punti di sicurezza, gestione della distanza, ritmo e fissazione delle traiettorie.
La scena diventa così una partitura fisica precisa, pensata per eliminare l’improvvisazione e permettere agli interpreti di muoversi con sicurezza, libertà creativa e totale consapevolezza.
• Boundary Practice
Un insieme di pratiche per definire, esprimere e rispettare i confini personali e professionali.
Attraverso esercizi strutturati — verbali e fisici — i partecipanti imparano a dire “questo sì”, “questo no”, “questo sì ma così”, creando un vocabolario condiviso che permette al gruppo di collaborare senza ambiguità né pressioni implicite.
È la base psicologica che sostiene qualsiasi scena di intimità credibile e sicura.
• De-ruolo e debriefing
Tecniche per ristabilire una netta separazione tra esperienza attoriale e vissuto personale, fondamentali nelle scene emotivamente o fisicamente complesse.
Si lavorerà su rituali di uscita dal personaggio, pratiche di ancoraggio corporeo, respirazione, e brevi protocolli di confronto post-scena che permettono di sciogliere eventuali tensioni residue e chiudere la sessione con lucidità e benessere.
• Applicazione scenica immediata
Attraverso l’analisi di testi di Sarah Kane e Arthur Schnitzler, i principi appresi vengono messi in pratica nella costruzione di partiture sceniche complete.
Questo consente ai partecipanti di sperimentare subito come il metodo si traduca in azione concreta: dalla lettura al tavolo, alla definizione del movimento, fino alla realizzazione di brevi scene dove tecnica, etica e creatività convivono in modo naturale e professionale.
A chi è rivolto
Performer, registi, coreografi, pedagoghi e tutte le figure artistiche che desiderano integrare l’intimità scenica nei propri percorsi con strumenti aggiornati, sicuri e riconosciuti a livello internazionale.
📍 Sede: OfmCompany – Corso Svizzera 185/bis, Torino
🗓 Date: sabato 7 e domenica 8 Febbraio 2025, ore 17:00–23:00
💶 Quota di partecipazione: €80 (50€ allieve/i OfmCompany che già seguono altri corsi)
✉️ Iscrizioni e informazioni: info@ofmcompany.com
